lunedì 12 gennaio 2015

Quando i reclutamenti di combattenti volontari li facevano gli inglesi per "liberare" le Due Sicilie

Gigi Di Fiore


Oltre 50 sono partiti dall'Italia, addirittura un migliaio dalla Francia. Dopo il folle attacco terrorista a Parigi, in questi giorni si sono fatti di nuovo i conti sui giovani musulmani dell'ultima ora, quelli cresciuti in Occidente, che corrono a combattere in Siria con lsis o si arruolano nello Yemen con i capi di al Qaeda.

Il meccanismo di arruolamento è la Rete, o il passaparola di gruppi di amici. Il volontario addestrato nel 2.0 è una realtà. E dall'attualità il richiamo storico di casa nostra va a 155 anni fa, quando il reclutamento, in nome delle battaglie di libertà liberali, veniva fatto in Inghilterra per arruolare combattenti da inviare nell'Italia meridionale.

Erano i volontari che si aggregavano alle camicie rosse di Garibaldi. La parola libertà significava per loro libertà di circolazione delle merci prodotte dalla rivoluzione industriale, che si era consolidata soprattutto nel Regno unito. Significava abbattere la Nazione delle Due Sicilie.

Gli inglesi raccolsero molto denaro, per sostenere l'impresa di Garibaldi: Charles Forbes parla di 30mila sterline. Si pubblicarono diversi annunci sui giornali per mettere insieme volontari combattenti. Oggi c'è la Rete, allora il "Daily news". Con annunci come questo: "Il capitano Edward Styles dello Stato Maggiore di Garibaldi sarà a Londra per pochi giorni. Se qualcuno dei nostri volontari pensasse di scambiare per un po' di tempo i campi di battaglia di Hampstead con quelli di Calabria, riceverebbe una calda accoglienza da Garibaldi"

Per continuare a leggere l'articolo di Gigi Di Fiore fai clic su questo link che ti porterà al suo blog su "Il Mattino" online

Nessun commento:

Posta un commento